Judo Budo Club Lugano

La Storia dello Judo

Questa disciplina sportiva d'origine orientale vanta tradizioni meno antiche della Lotta e della Pesistica, essendo di nascita più recente. È infatti frutto dell'elaborazione di un'antica arte marziale giapponese il Ju- Jitsu, che il suo ideatore, Jigoro Kano, effettuò agli inizi di questo secolo, dopo averne eliminato le tecniche più pericolose.
Rapido è stato il cammino dello Judo nel conseguire quel requisito d'universalità che è il presupposto imprescindibile per assurgere al rango di disciplina olimpica. II generale favore che ha saputo in pochi decenni riscuotere spiega la sua rapida diffusione ed il successo immediato riscosso in tutto il mondo, capace, com'è stato, di penetrare profondamente anche nella mentalità occidentale, grazie al suo indiscusso fascino orientale, ai principi filosofici che lo ispirano, ai suoi elevati contenuti educativi e formativi del corpo e della mente, ormai allo stesso da ogni parte riconosciuti.
La sua pratica, perciò, è particolarmente consente un'armoniosa formazione della struttura corporea, ingenera sicurezza interiore, stempera aggressività e irrequietezza tipiche della fanciullezza e della gioventù ed induce ad un adatta per i giovani ed i giovanissimi, rivelandosi assai utile per il loro sviluppo psico-fisico, in quanto corretto atteggiamento di rispetto dell'avversario e, più in generale e ancor più importante, dei propri simili.
A tali finalità,l'insegnamento dello Judo tende con estrema gradualità, privilegiando inizialmente, soprattutto, l'aspetto ludico, fornendo al giovane judoka una preparazione ginnico-atletica di base, intervallata da lezioni specifiche sulle tecniche basilari e Man mano che l'apprendimento procede, si continua a non perdere mai di vista la sicurezza e l'integrità fisica del praticante.


Lo Judo come scuola di vita


(Judo e massime)

"Crescere in amicizia e nella mutua prosperità" è una massima spesso richiamata dai vecchi e bravi maestri di judo, quando impartiscono le lezioni ai giovani judokas. Questo principio è sufficiente per far capire che il Judo non è solo una disciplina sportiva, ma anche una scuola di vita che porta al miglioramento fisico e mentale rafforzando, nel frattempo, lo spirito e la personalità del soggetto che lo pratica.

…"La dolcezza controlla la durezza"…

Il Judo (DO) è la via, l'inizio, di una esperienza che da all'individuo la migliore predisposizione all'utilizzo della forza (psichica e fisica), migliorando la volontà e lo spirito di sacrificio, sia dal profilo agonistico che mentale.

…"Judo, il miglior utilizzo dell'energia"…

Il rispetto del maestro, del luogo d’apprendimento del Judo (il Dojo), dei gradi superiori e degli altri;

l'ordine, la cura, la preparazione fisica e psichica, nonché la cura del corpo sono regole fondamentali alle quali ogni judoka è richiamato;

la gestualità, i rituali di saluto, le tecniche, le regole preparatorie e di competizione sviluppano valori educativi non riscontrabili in altre discipline sportive.

…"Gentilezza fuori, robustezza dentro"…

Il Judo è, dunque, una disciplina praticabile a qualsiasi età perché non si presta solo ed esclusivamente alla competizione agonistica, ma anche ad una preparazione psico-fisica per affrontare con maggiore armonia la vita di tutti i giorni assieme agli altri. Tantissimi judokas noti come "gli amici del judo", a prescindere dall'età, curano solo gli allenamenti e lo sviluppo delle tecniche per tenere una buona e costante condizione fisica e mentale. Il Judo è una disciplina che si presta molto bene per i bambini e per i giovani, nelle diverse fasi della loro crescita fisica e psichica, non solo per i valori educativi che derivano dalle massime comportamentali e di rispetto, ma anche perché forgia la personalità mentre fa crescere la forza nella consapevolezza dei loro limiti.

…"La dolcezza controlla la forza"…

Il Judo fa capire che si può vincere facilmente, ma anche perdere con la stessa facilità.

L'importante è sapersi rialzare e riflettere, trarne insegnamento e riprendere con rinnovato spirito e impegno senza sottovalutare mai una forza che ci contrasta.

…"Il morbido controlla il duro e
la gentilezza può controllare la forza"…